“Il bandito e il campione”, De Gregori canta Girardengo

Al centro della canzone la storia dell’incontro a Parigi tra “l’omino di Novi”, vincitore di sei Milano-Sanremo, e un compaesano fuorilegge

«Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta /un’unica passione per la bicicletta / un incrocio di destini in una strana storia / di cui nei giorni nostri si è persa la memoria…». I ragazzi si chiamavano Costante Girardengo, campione dei primi gloriosi tempi del ciclismo, e Sante Pollastri, bandito e assassino. Il “borgo” è quello di Novi Ligure, in Piemonte, dove entrambi erano nati (a poca distanza da Castellania, paese natale di Fausto Coppi, che a Novi iniziò a lavorare a tredici anni). I versi sono tratti da “Il bandito e il campione”, la canzone portata al successo da Francesco De Gregori nel 1993.

Versi che tornano alla mente visto che proprio pochi giorni fa il Giro d’Italia edizione 102 ha fatto tappa a Novi Ligure, nell’ultima opportunità per velocisti prima delle montagne che hanno dato una svolta alla corsa. Quel giorno il pensiero è inevitabilmente tornato a Girardengo, protagonista di un ciclismo d’altri tempi, e non soltanto per la distanza di un secolo. Tanti i suoi successi: due Giri d’Italia, 6 edizioni della Milano-Sanremo, 5 Milano-Torino, 3 Giri di Lombardia, oltre 100 corse su strada e quasi mille su pista.

La storia di cui si parla nel brano – scritto da Luigi Grechi, nome d’arte di Luigi De Gregori, fratello di Francesco – era poco nota: quella di un incontro a Parigi tra il bandito ricercato dalle forze dell’ordine e il campione di ciclismo (di cui il primo era tifoso), giunto nella Capitale francese per disputare la “Sei giorni”. Da quell’incontro sarebbe scaturita l’informazione decisiva per il successivo arresto di Pollastri. Condannato all’ergastolo, Pollastri fu graziato da Gronchi nel 1959, dopo il carcere riuscì a fare qualche lavoretto, morì nel 1979, un anno dopo la scomparsa di Girardengo. Tanti dettagli restano nel mistero, soprattutto cosa portò “il bandito” verso quella vita da fuorilegge, come canta De Gregori: «Fu antica miseria o un torto subito / a fare del ragazzo un feroce bandito / ma al proprio destino nessuno gli sfugge / cercavi giustizia ma trovasti la Legge».

Le due storie si incrociano, quindi, ed è in questo momento che le coglie l’autore, pensando però anche al destino dell’uno, il bandito («ti fece cadere la tua grande passione / di aspettare l’arrivo dell’amico campione / quel traguardo volante ti vide in manette / brillavano al sole come due biciclette / Sante Pollastri il tuo Giro è finito / e già si racconta che qualcuno ha tradito»), e a quello dell’altro, il campione soprannominato “l’omino di Novi” («Vai Girardengo, vai grande campione / nessuno ti segue su quello stradone / Vai Girardengo, non si vede più Sante / è sempre più lontano, è sempre più distante…»).

28 maggio 2019