Il Papa nell’Africa Australe, per portare “Speranza, pace, riconciliazione”

Dal 4 al 10 settembre il 31° viaggio apostolico di Francesco, che tocca Mozambico, Madagascar e Mauritius. Il ruolo di Sant’Egidio e il progetto Dream

“Speranza, pace, riconciliazione”. Questo il motto del 31° viaggio apostolico di Francesco in programma dal 4 al 10 settembre in tre Paesi dell’Africa Australe: Mozambico, Madagascar e Mauritius. «Il Papa – ha detto il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni incontrano i giornalisti nel briefing di ieri, 2 settembre – si prepara con gratitudine per quanti si stanno spendendo per la realizzazione del viaggio e con gioia per l’occasione di annunciare il Vangelo in una parte di mondo ricca di varietà e di umanità». Al centro della visita, i temi chiave della pace e della riconciliazione ma anche il Creato e l’incontro con le comunità cristiane. Tutto questo insieme alla «allegria – ha sottolineato ancora Bruni – per la possibilità di incontrare questa terra bella, come ha evidenziato il Papa in un videomessaggio, per la sua gente e la sua santità».

Il programma della visita – nella quale il pontefice sarà accompagnato, come di consueto, da un dipendente del Vaticano: un’infermiera che presta servizio al Fondo Assistenza Sanitaria – prevede 5 discorsi in Mozambico in lingua portoghese; gli altri 10 saranno pronunciati invece in lingua italiana:  8 in Madagascar e 2 in Mauritius. Illustrando le tappe del viaggio, il portavoce vaticano si è soffermato soprattutto sul Mozambico, Paese pacificato grazie anche alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio, in particolare dell’allora assistente ecclesiastico Matteo Zuppi, che sarà creato cardinale da Francesco nel prossimo Concistoro, il 5 ottobre. La pace tra il governo e i ribelli della Resistenza nazionale mozambicana fu siglata  proprio a Roma nel 1992 ma solo il mese scorso è stato sottoscritto al Gorongosa National Park un accordo per mettere fine alle violenze ancora non placate, nonostante la pace.

A testimonianza di questo ruolo della Comunità trasteverina, il fondatore Andrea Riccardi incontrerà il Papa a Maputo, nell’ospedale di Zimpeto, dove si applicano i protocolli del progetto “Dream” per la cura di mamme e bambini affetti dall’Aids. Al momento, ha evidenziato Bruni, «sono 130mila i piccoli nati in tutta l’Africa grazie a Dream». Non è inserita nel programma invece la visita a Beira, la seconda città del Mozambico devastata nel marzo scorso dal ciclone Idai – che ha provocato quasi mille morti -, proprio perché «in piena ricostruzione». Bruni ha assicurato che «ci sarà comunque l’abbraccio con i fedeli di Beira e il Papa si rivolgerà loro». Confermato invece l’incontro in privato con la comunità di Xai-Xai in Nunziatura a Maputo perché «Papa Francesco vuole sapere a che punto è il gemellaggio tra le diocesi che lui aveva fatto quando era cardinale arcivescovo di Buenos Aires». Ancora, tra gli incontri privati anche quello con i sopravvissuti a un’epidemia di morbillo che, da aprile 2018 ad aprile 2019, ha provocato in Madagascar 1.200 morti. Si tratta di una famiglia composta da tre persone che il Papa vedrà dopo l’incontro con le Carmelitane scalze nel monastero di Antananarivo, in occasione della benedizione dell’altare della cattedrale di Morondava.

3 settembre 2019