In piazza per l’Ucraina, «con l’unica appartenenza della pace»

La manifestazione promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, il 17 febbraio in piazza Santi Apostoli, per dire “Sì alla pace, no alla guerra”. Sul palco il presidente Impagliazzo, Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di sterminio, e alcuni testimoni delle guerre di questo secolo

“Sì alla pace, no alla guerra”. Questo pomeriggio, 17 febbraio, alle 17.30 in piazza Santi Apostoli  si torna in piazza. «Un raduno senza bandiere, con la sola appartenenza della pace, per chiedere che si continui a parlare e a negoziare e non si ricorra alle armi». E per dire «un “no” convinto alla minaccia di un conflitto in Europa». A dare l’appuntamento è la Comunità di Sant’Egidio, che ricorda le parole di Papa Francesco: «La guerra è sempre una follia». Proprio per questo, «occorre mobilitarsi subito per respingere la follia e il rischio dell’aggressione armata e scegliere con decisione la via del dialogo e della pace», rimarcano.

L’appello alla partecipazione era stato lanciato nei giorni scorsi dal Pantheon. «Non si può accettare che nel nostro continente, già devastato nel corso del Novecento da due guerre mondiali, si possa ancora ricorrere allo strumento militare per risolvere problemi e contese – le parole diffuse dalla Comunità -. Ma non è ugualmente accettabile che la società civile resti indifferente di fronte a questa minaccia. È da troppo tempo che non si scende in piazza per la pace, lasciandola decidere solo nei palazzi». Oggi, dunque, si torna in piazza, «senza bandiere ma con l’unica appartenenza della pace». E sono in tanti ad avere annunciato la loro partecipazione: partiti – dal Pd a Forza Italia, passando per Articolo Uno, Italia Viva, Demos, Sinistra civica ecologista -, sindacati, associazioni come Azione cattolica e Acli e tante altre sigle che continuano ad aggiungersi. Previsto anche l’intervento del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri.

Sul palco, insieme al presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo ci saranno anche Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di sterminio, e alcuni testimoni delle guerre che hanno segnato l’inizio di questo secolo. «Sarà una manifestazione importante – dichiarano da Sant’Egidio -, la prima del genere dopo tanti anni». Ed esprimono «grande soddisfazione per una così larga adesione, frutto di una significativa mobilitazione della società civile sul grande valore della pace». Insieme, dunque, per chiedere che «si continui a negoziare e non si ricorra alle armi, vera follia al solo parlarne, avventura senza ritorno».

17 febbraio 2022