“La luna ha vent’anni”, i Pooh e quel giorno dell’allunaggio

Era il 20 luglio 1969, cinquant’anni fa l’evento storico in diretta tv. Un brano del 1989 legato a quell’evento

Erano gli anni della guerra fredda, del pericolo nucleare, delle contestazioni giovanili. Ma quel 20 luglio 1969 resta indimenticabile. Un uomo metteva per la prima volta piede sulla Luna. «Un piccolo passo per un uomo, un salto da gigante per l’umanità» definì l’evento Neil Armstrong, proprio colui che fece quel passo sul nostro satellite. Con lui Buzz Aldrin, che giunse pochi minuti dopo sul “Mare della Tranquillità”, mentre il loro compagno della missione spaziale Apollo 11, Michael Collins, rimaneva nell’orbita lunare sul modulo di comando Columbia in attesa del ricongiungimento per il ritorno sulla Terra.

In Italia le immagini in diretta tv davano tutta l’emozione di un evento storico, anche attraverso la concitazione dei giornalisti impegnati nella trasmissione. Tito Stagno in studio (sua la frase «Ha toccato: l’uomo è sbarcato sulla Luna») e Ruggero Orlando, allora corrispondente Rai negli Usa, collegato da Houston, per una no-stop straordinaria notturna su quello che all’epoca era l’unico canale televisivo esistente nel nostro Paese. Ognuna delle persone che quella sera erano davanti allo schermo ha un ricordo particolare.

L’equipaggio dell’Apollo 11 lasciò un segno sulla Luna. Una targa di acciaio per commemorare l’approdo dell’uomo sul satellite, firmata dai tre astronauti e dall’allora presidente statunitense Richard Nixon. «Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, per tutta l’umanità».

Se tanti artisti, italiani e di altri Paesi, si sono ispirati alla Luna per alcune loro canzoni, i Pooh hanno voluto legarne una proprio a quel 20 luglio 1969. Il titolo, “La luna ha vent’anni”, è ispirato al ventennale del primo passo compiuto da Armstrong e Aldrin. Il testo è di Valerio Negrini, uno dei fondatori del gruppo scioltosi nel 2016 dopo cinquant’anni anni di carriera (di cui fu nei primi anni anche il batterista) e autore della maggior parte delle loro canzoni, tanto da venire definito “il quinto Pooh”. L’arrangiamento musicale e la voce sono invece di Red Canzian.

«Quella notte di vent’anni fa, / non ci fu nemmeno una rapina, / era calda e vuota la città, / perché in TV si andava sulla luna. / È la notte che sei nata tu, che tuo padre fece Nuvolari, / per vederti subito com’eri, / più eccitato di quelli lassù… La luna ha vent’anni, / e tu assomigli a lei / non vuoi soltanto uomini, / che sbarcano, rubando un po’ di te… Hai le chiavi del mondo tu, / e non è facile, cerca di non perderle mai… Questa notte tu sei qui, / inesplorata e bellissima, / nel tuo mare di tranquillità, / io vedo i segni di tutti i sogni».

Il brano fa parte dell’album “Uomini soli”, uscito nel 1990 (con il singolo dallo stesso titolo i Pooh vinsero il Festival di Sanremo) ma registrato l’anno precedente, appunto a vent’anni dall’allunaggio. Un album con diverse canzoni dedicate alle donne, tra cui proprio “La luna a vent’anni”. Negrini – morto nel 2013 – la definì «una specie di lettera a mia figlia Alice», in cui dipingeva una ragazza con i suoi sogni e le sue attese.

16 luglio 2019