Nell’ex Forlanini la nuova sede dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù

Dichiarazione di intenti Santa Sede – governo firmata dal cardinale segretario di Stato Parolin e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano

La sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede ha fatto da cornice ieri, 8 settembre, alla firma della Dichiarazione di intenti circa l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù da parte del segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

«Nella Dichiarazione le parti – riconoscendo il livello di assoluta eccellenza nel campo dell’assistenza sanitaria pediatrica e della ricerca biomedica a livello nazionale e internazionale dell’Ospedale Bambino Gesù – concordano che le sue attuali strutture, e in particolare la sede storica di Sant’Onofrio, non consentono né ulteriori ampliamenti né miglioramenti dell’offerta sanitaria o delle attività di ricerca», si legge nella dichiarazione congiunta, diffusa dalla Sala stampa vaticana.

Per questo, le due parti dichiarano di aver individuato nell’area dell’ex Ospedale Carlo Forlanini di Roma «uno dei luoghi più idonei per la realizzazione della nuova sede» del Bambino Gesù. La Dichiarazione delinea, quindi, una serie di obiettivi che ciascuna parte si impegna a conseguire. Tra questi, in primo luogo, «la definizione della necessaria architettura normativa che favorisca l’attuazione degli interventi e la piena sostenibilità economica dell’operazione».

In secondo luogo, il testo specifica i passaggi principali dell’operazione, ovvero l’acquisito – per un prezzo da stabilirsi – da parte della Santa Sede dell’area e dell’immobile denominato “complesso Forlanini” dalla Regione Lazio; la concessione da parte della Santa Sede a Inail del diritto di superficie, per un periodo e un valore da concordarsi tra le parti; la realizzazione da parte di Inail del nuovo ospedale; l’affitto da parte di Inail del nuovo plesso dell’Ospedale, verso il corrispettivo di un canone che remuneri l’investimento di Inail; infine la stipula di un accordo tra Santa Sede e Italia per il trasferimento delle immunità di cui agli artt. 15 e 16 del Trattato del Laterano alla nuova sede del Bambino Gesù.

La Dichiarazione fa quindi riferimento all’avvio di «un confronto tra le parti sulla destinazione della sede storica di Sant’Onofrio, tenendo conto dell’attuale funzione socio assistenziale del complesso e prevedendo anche il diritto di prelazione a favore dello Stato italiano». Per Mantovano, «è il primo passo di un percorso che si concluderà entro il 2030 – ha commentato a margine di un convegno a Palazzo Borromeo sui 40 anni dalla firma del Concordato del 1984 -. Si tratta di un percorso complesso e articolato, condotto nello spirito del Concordato, che vedrà le due parti impegnarsi con gli stessi intenti, a partire dalla tutela dei più fragili, garantendo spazi, che nell’ospedale attuale sono troppo angusti, ai bambini e ai loro familiari e permettendo di sviluppare le potenzialità di ricerca di un ospedale che è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo».