Quattro personaggi del Vangelo raccontati dai ragazzi della Gioventù Smaldoniana

Per la festa del patrono, il 3 giugno va in scena a Tor de’ Schiavi, nella scuola delle Salesiane dei Sacri Cuori, lo spettacolo “Un incontro”

In occasione della festa del patrono, il 3 giugno va in scena a Tor de’ Schiavi, nella scuola delle Salesiane dei Sacri Cuori, lo spettacolo “Un incontro”

Se i Vangeli fossero stati scritti oggi, chi sarebbe Zaccheo? E la samaritana? Il giovane ricco? È a queste domande che hanno provato a dare una risposta i ragazzi del Gi. Sma (Movimento Gioventù Smaldoniana). L’occasione è la festa del loro santo patrono Filippo Smaldone, ricordato dalla chiesa il 4 giugno: i ragazzi hanno realizzato lo spettacolo dal titolo “Un incontro” che sarà messo in scena sabato 3 giugno alle 9 nel teatro dell’istituto scolastico Filippo Smaldone di via Tor de’ Schiavi 404, guidato dalle suore Salesiane dei Sacri Cuori, congregazione fondata dal santo per l’educazione di bambini sordomuti.

Al termine delle attività annuali e prima della pausa estiva i giovani hanno pensato di racchiudere lo spirito del Gi. Sma, il cui motto è “Prendi il Vangelo a guida e Gesù Cristo come modello”, in uno spettacolo teatrale al fine di coinvolgere altri coetanei. Quindici ragazzi di età compresa tra i 10 e i 17 anni, tra i quali anche ex alunni dell’istituto, aiutati dagli animatori del Gi. Sma, hanno scritto i copioni adattando ai giorni nostri la storia di quattro personaggi descritti nei Vangeli, assegnando a ognuno caratteristiche e problematiche proprie della loro età.

La prima storia che sarà presentata è quella del “Giovane ricco” attraverso la quale i ragazzi raccontano come spesso la vita viene vissuta con superficialità ed egoismo trascurando di dare il giusto valore alle persone che ci circondano o agli avvenimenti che accadono intorno a noi. Attraverso la storia di Zaccheo è invece trattato il tema del bullismo mentre quello della bellezza, intesa a livello sia fisico che interiore, è affrontato nel riadattamento della storia della “Samaritana”. A chiudere lo spettacolo, la storia del “Cieco nato” che mette in evidenza la vera amicizia tra due compagni di classe.

La rappresentazione delle quattro scene sarà intervallata da alcuni brani musicali, tra i quali “Esseri umani” di Marco Mengoni che sarà eseguito con la lingua dei segni.

Il movimento “Gioventù smaldoniana” si è costituito a Lecce nel 1995, mentre le suore Salesiane dei Sacri Cuori preparavano i festeggiamenti per la beatificazione di Filippo Smaldone avvenuta il 12 maggio 1996 con decreto di Papa Giovanni Paolo II (la canonizzazione è avvenuta il 15 ottobre 2006 da Benedetto XVI). Approvato e benedetto dall’arcivescovo metropolita di Lecce Cosmo Francesco Ruppi, nel 2000 il movimento  è stato inserito dalla Conferenza episcopale italiana tra le aggregazioni laicali incaricate per la pastorale giovanile. Ha attive tre realtà giovanili, a Roma, a Lecce e a Prepezzano (in provincia di Salerno). Al termine di un periodo di formazione in età adolescenziale, i ragazzi entrano a far parte del gruppo che segue la regola ispirata dalla spiritualità smaldoniana fondata sull’Eucaristia, la devozione a Maria e il culto speciale a san Francesco di Sales; una spiritualità espressa nell’esercizio quotidiano della carità, dell’umiltà, della pazienza e della dolcezza.

31 maggio 2017