“To the Top”: in un docufilm la vita di Pier Giorgio Frassati

La presentazione in anteprima il 18 marzo al Cinema Farnese. Una produzione di Cristiana Video, con una parte di film e una documentaria, con diverse testimonianze

“L’uomo delle otto beatitudini”, come lo definì Giovanni Paolo II, tra i patroni della Giornata mondiale della gioventù: è il profilo di Pier Giorgio Frassati, beatificato proprio da Papa Wojtyla nel 1990, a cui è dedicato il docufilm “To the top”, una produzione di Cristiana video in collaborazione con Ewtn, che sarà presentata in anteprima sabato 18 marzo alle 11.15 al Cinema Farnese, a Campo de’ Fiori .

Nato a Torino il 6 aprile 1901, figlio della pittrice Adelaide Ametis e di Alfredo, fondatore e direttore del quotidiano La Stampa, senatore e ambasciatore d’Italia a Berlino, Pier Giorgio ha vissuto una vita breve ma piena. «Vivere, non vivacchiare» era proprio una delle sue frasi che meglio lo descrivono. «L’università, le amicizie, lo sport, la montagna, i viaggi, l’impegno sociale e politico:  in ogni cosa che faceva, in ogni iniziativa a cui prendeva parte, Pier Giorgio lasciava un segno – commentano i produttori del docufilm -. Non il segno di chi alza la voce ma di chi si è rivestito di Cristo. L’Eucaristia che riceveva ogni giorno e a cui mai rinunciò era la sua forza, per testimoniare la bellezza e la felicità della fede in ogni ambito, anche il più ostico come il Politecnico di Torino, dove solo affermare di essere cattolico a quel tempo era pericoloso».

Comprese fin da subito la vera natura del fascismo e intuì i pericoli del comunismo, e non si tirò indietro quando doveva affermare i veri valori cristiani. Si adoperò senza risparmiarsi per i poveri e i sofferenti, ovunque si trovasse. Voleva diventare ingegnere minerario perché nei suoi nobili desideri c’era lavorare per i più sofferenti, per i minatori, a cui «è negata perfino la vista della luce del sole», rilevava. Ma a pochi mesi dalla laurea contrasse una forma acuta di poliomielite, che lo portò rapidamente alla morte a soli 24 anni. Al suo funerale una folla immensa e inaspettata, tra cui molti poveri, testimoniò con la propria presenza quanto questo giovane era stato importante per la loro vita.

Il docufilm scritto e diretto da Daniela Guerrieri la racconta, strutturando la narrazione in due parti: una di film e una documentaria, con una serie di interviste. Il film – con Francesco Buttironi nella parte di Frassati e la fotografia di Francesco Ciccone – racconta il viaggio di Pier Giorgio e dei suoi amici e amiche della “Compagnia dei Tipi loschi” – un gruppo fondato proprio da lui – verso la montagna, dove trascorreranno una giornata in cammino per raggiungere la cima. «Attraverso i dialoghi, i racconti ma anche lo scherzo e le dinamiche tra loro, si scoprirà chi era Pier Giorgio, la sua vitalità, il suo carattere, la sua fede», si legge nella nota di presentazione. Nella parte documentaria invece tra gli intervistati ci sono don Primo Soldi, biografo di Pier Giorgio, don Luca Bertarelli, parroco di Pollone; Matteo Massaia, presidente dell’Azione cattolica di Torino; Christine Wohar, presidente di FrassatiUsa.org; don Carmine Arice, direttore della Piccola Casa della Provvidenza (Cottolengo). Alle loro voci si aggiunte la testimonianza di alcuni studenti del Politecnico. «I loro interventi aiutano a completare la conoscenza di Pier Giorgio».

All’anteprima, presentata da Baba Richerme e Gianpiero Gamaleri, interverranno Jas e Giovanna Gawronski, figli di Luciana Frassati, sorella di Pier Giorgio. Saranno presenti la produzione, la regista e il cast principale. Verrà proiettata la parte di film della durata di 52 minuti, in lingua originale inglese, con sottotitoli italiani. L’ingresso è con offerta libera.
Evento organizzato dall’Associazione Piemontesi a Roma. Ingresso con offerta libera che include un aperitivo finale.

14 marzo 2023