Violenza sulle donne, il premio Nobel Gbowee incontra Telefono Rosa

La pacifista liberiana invitata dall’associazione che da anni si batte per sensibilizzare e formare le giovani generazioni sul tema della non violenza. Alla metro Piramide un tango di protesta con Fatima Scialdone

Un incontro con il premio Nobel per la pace Leymah Gbowee e una mattinata al Teatro Quirino dedicata a 800 studenti delle scuole del Lazio per parlare di donne e delle violenze che subiscono ogni giorno. Sono i due appuntamenti organizzati dal Telefono Rosa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da 12 anni l’associazione punta i riflettori sulle donne provenienti da ogni angolo del mondo che si sono distinte per il loro impegno contro la violenza. Leymah Gbowee è una pacifista liberiana, responsabile della direzione del movimento femminile non violento “Women of Liberia Mass Action for Peace” che ha contribuito a porre fine alla seconda guerra civile liberiana nel 2003. Gbowee incontrerà domenica 25 novembre un gruppo ristretto di 50 persone impegnate in attività pacifiste.

Al Teatro Quirino, lunedì 26 dalle 9 alle 13, all’incontro con gli studenti saranno presenti anche il presidente dell’associazione nazionale del Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, il dirigente superiore della Polizia di Stato Nunzia Ciardi e la testimonial Nancy Brilli. La formazione delle giovani generazioni è ormai un appuntamento importante che da anni viene portato avanti dal Telefono Rosa con l’intento di stabilire un dialogo che possa sensibilizzare ed educare a una cultura della non violenza e del rispetto.

Nell’ambito delle manifestazioni della Giornata, domenica 25, a partire dalle 18, appuntamento con il tango alla stazione di Porta San Paolo (Metro Piramide) grazie all’impegno di Fatima Scialdone – Associazione culturale tango eventi e Atac. L’appuntamento, patrocinato dall’ambasciata argentina e dall’Istituto italo latino americano, vuole sensibilizzare sul tema tutti gli appassionati del tango argentino che saranno invitati a indossare un accessorio di colore rosso (simbolo della lotta alla violenza sulle donne). Ritrovare nel Tango l’abbraccio, l’ascolto, la fiducia, riconquistare l’armonia e ricominciare a creare un cammino insieme – spiega l’organizzatrice Fatima Scialdone -. Un abbraccio è un gesto primordiale, forte e indispensabile contro la solitudine della violenza; è una promessa di ascolto da parte della coppia, e una riconquista della fiducia, una unione di anime».

 

23 novembre 2018