A un anno dalla Laudato si’, confronto alla Chiesa degli artisti

Il cardinale Turkson: dal Pontificio Consiglio giustizia e pace un sito sull’enciclica. Il libro sulla visione ecologica del patriarca Bartolomeo

Annunciato dal cardinale Turkson il sito del Pontificio Consiglio giustizia e pace sull’enciclica. Presentato anche il libro sulla visione ecologica del patriarca Bartolomeo

Continuità, collegialità, conversazione, cura, conversione, cittadinanza ecologica e contemplazione. In queste sette “C” è racchiusa, per il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ che è ora diffusa anche attraverso il nuovo sito del Pontificio Consiglio www.laudatosi.va. L’annuncio è stato fatto ieri sera, lunedì 20 giugno, durante un convegno organizzato nella chiesa di Santa Maria in Montesanto, meglio nota come Chiesa degli artisti, in occasione del primo anniversario dell’enciclica. A fare gli onori di casa don Walter Insero, rettore della chiesa. «L’obiettivo del sito internet – ha spiegato Turkson – è continuare la diffusione del contenuto dell’enciclica: dare spunti di riflessione per comprendere meglio, applicare e comunicare Laudato si’ anche attraverso il racconto delle buone pratiche che danno un’idea di come il documento è stato accolto nel mondo».

L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il libro “Giustizia cosmica – Umile preghiera. La visione ecologica del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I” curato da John Chrissavgis. Il volume ripercorre l’impegno profuso dal patriarca per la salvaguardia dell’ambiente dalla fine degli anni ’80 al 2006. Lavoro apprezzato dal pontefice che lo cita più volte in Laudato si’. La comunione di intenti tra Francesco e Bartolomeo I è stata evidenziata dall’archimandita del Trono ecumenico Athenagoras Fasaiolo. «Il loro comune impegno per la custodia del creato è stato evidente durante la loro visita a Lesbo, dove la salvaguardia del creato è apparsa intrinsecamente legata alla salvezza spirituale e alla dignità umana di ogni essere che soffre per la crudeltà e l’alienazione dell’uomo sull’uomo».

Per Maria Cristina De Sanctis, ricercatrice presso l’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto nazionale di Astrofisica, il messaggio dell’enciclica condivisibile dal mondo scientifico è quello che fa riferimento a «un uso consapevole della tecnologia, un ritorno alla centralità dell’uomo nel suo ambiente e uno sviluppo scientifico finalizzato al benessere sociale». In un messaggio video, Christiana Figueres, segretario esecutivo della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha sottolineato che l’enciclica «incoraggia con autorità morale a intraprendere azioni più ambiziose e ad accelerare la transizione verso un nuovo modello di crescita che allontani le persone dalla povertà e protegga i più vulnerabili, basandosi sulla cura della nostra casa comune. Il documento è una componente fondamentale del percorso verso un clima sicuro e un futuro sostenibile».

Proprio per quel che riguarda il futuro, è intervenuto Francesco Laureti, 18 anni, studente presso il liceo classico “G. D’Annunzio” di Pescara, invitato al convegno in quanto un mese fa ha già partecipato nella sua città ad una conferenza incentrata sul tema della salvaguardia dell’ambiente alla luce dell’enciclica. Francesco ha espresso il suo disappunto sul fatto che nelle scuole non si parla dell’enciclica. «Nella mia classe non è mai stata letta – ha affermato -. Io mi auguro che si possa parlare di più anche in famiglia di questa conversione ecologica perché questa lotta per la salvaguardia dell’ambiente è una grandissima opportunità per la Chiesa e per l’umanità».

Ad animare da un punto di vista artistico la serata, l’attrice Daniela Poggi, che ha letto il Cantico delle Creature, e fra Alessandro Brustenghi, tenore interprete di musica sacra, che ha cantato “Sia laudato San Francesco” e “Dolce sentire”.

21 giugno 2016