Colosseo e San Pietro, stop a centurioni, risciò e “saltafila”

Il divieto in tre ordinanze del commissario Tronca in vigore per l’anno giubilare. Obiettivo: decoro, sicurezza e tutela del patrimonio storico

Il divieto in tre ordinanze del commissario Tronca in vigore per l’anno giubilare. Obiettivo: decoro, sicurezza e tutela del patrimonio storico della Capitale

«Agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive»: sono i “centurioni” ai quali l’ordinanza firmata ieri, mercoledì 25 novembre, dal commissario straordinario di Roma capitale Francesco Paolo Tronca impone il divieto di «qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro». L’obiettivo: tutelare la sicurezza urbana, limitando il disordine, e allo stesso tempo proteggere il decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città.

Il provvedimento contro i centurioni è il primo dei tre firmati ieri, tutti contro fenomeni «dannosi e potenzialmente pericolosi in occasione del Giubileo straordinario». Il secondo è contro i «velocipedi a tre o più ruote, anche a pedalata assistita»: i risciò che dalla zona pedonale di via dei Fori Imperiali si lanciano verso le tappe dei turisti, da piazza Venezia  a piazza di Spagna, da Fontana di Trevi a San Pietro. A questi veicoli è fatto «divieto di svolgere qualunque attività assimilabile al trasporto di persone. Tali veicoli, infatti, potendo
essere condotti senza titolo di guida e non soggetti all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, non dispongono dei requisiti necessari a tutela della sicurezza nella circolazione».

Ancora, la terza ordinanza stabilisce il «divieto di svolgere in maniera ambulante l’attività su suolo pubblico di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei e siti di interesse storico, artistico o cultrale, in quanto attività lesive
anche dei princìpi di leale concorrenza commerciale». È uno stop chiaro ai numerosi promotori che si aggirano per il centro storico, tra cui i “saltafila” che agevola l’entrata ai Musei Vaticani.

Le ricadute di questi fenomeni, si legge nel testo firmato da Tronca, «risultano ulteriormente dannose e potenzialmente pericolose per le condizioni che verranno a generarsi in occasione del Giubileo straordinario, e rischiano di assumere proporzioni
tali da creare turbative alla sicurezza urbana, proprio nelle aree cittadine interessate dai flussi turistici connessi all’evento giubilare». Per questo la Polizia Locale ha già predisposto
interventi «mirati al rigoroso rispetto delle ordinanze» e monitorerà attentamente la situazione, «anche al fine di indicare altri luoghi ove eventualmente estendere l’efficacia delle ordinanze stesse alla luce dell’evoluzione delle situazioni», informano dal Campidoglio.

Per il momento i luoghi dove vige il divieto «coprono» quasi tutto il centro: piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, via Sacra, piazza Navona, Fontana di Trevi, scalinata Trinità dei Monti, piazza di Spagna, piazza della Rotonda, piazza del Quirinale, via Ottaviano, via di Porta Angelica, via del Mascherino, piazza Risorgimento, piazza Venezia, piazza di Pietra, via del teatro Marcello, basilica di San Giovanni, basilica di Santa Maria Maggiore. Per i trasgressori prevista una multa di 400 euro e il «sequestro amministrativo del materiale utilizzato dai figuranti», per quanto riguarda i centurioni, o la confisca dei beni, nel caso di risciò e venditori ambulanti.

26 novembre 2015