Modesta, povera tra i poveri, «ha aiutato a toccare i cuori»

A Termini, ricordo della senza dimora rifiutata dall’ambulanza. Impagliazzo: «La città è cambiata». Contro la politica dei muri, quella dei «ponti»

Al Termini il ricordo della senza dimora rifiutata dall’ambulanza. Impagliazzo: «La città è un po’ cambiata». Allargando lo sguardo: «Il futuro si costruisce sui ponti, non sui muri»

Una piccola folla ha poggiato dei fiori al binario uno di Termini. «Perché Modesta è divenuta cara? Perché la sua memoria è cara a tutti noi? Perché è quello che ci chiedono tante persone oggi, tante persone vulnerabili per le strade della nostra città, in questa nostra stazione: ci chiedono di essere ricordati, di essere amati». Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha ricordato così ieri sera, 31 gennaio, Modesta Valenti, la donna senza dimora che 34 anni fa perse la vita davanti alla stazione, dopo ore di agonia, perché, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale.

cerimonia 2017 modesta valentiUna piccola cerimonia per lei, e non solo. «Purtroppo anche quest’anno – ha proseguito Impagliazzo – a causa del freddo o delle difficili condizioni di vita e anche della solitudine, tante altre persone hanno perso la vita. Sono 8 quelle che abbiamo conosciuto, che abbiamo accompagnato». Un pensiero per ognuno di loro: «Noi li ricordiamo questa sera e li ricorderemo in una liturgia che è diventata ormai una tradizione nella nostra città, il prossimo 5 febbraio a Santa Maria in Trastevere – ha annunciato il presidente della comunità -. Ma vorrei dire che quest’anno la nostra città è un po’ cambiata». La raccolta di coperte e indumenti per i senzatetto organizzata dalla Comunità, ha spiegato Impagliazzo, ha visto la collaborazione dei cittadini romani, che hanno dimostrato una grande solidarietà: «Soprattutto quest’anno, è cresciuta la disponibilità da parte di tanti cittadini, di tante persone che hanno raccolto l’appello della nostra Comunità di Sant’Egidio e di tante altre associazioni, comunità, parrocchie, Caritas, a essere accanto a queste persone soprattutto nei giorni di freddo, perché abbiamo visto il freddo uccidere». Così, ha proseguito, «c’è stato un po’ meno freddo, perché ci sono state tante coperte e tanti luoghi si sono aperti per l’accoglienza. Modesta ci ha aiutato ad aprire i luoghi, a toccare i cuori, a cambiare la situazione di tante persone».

MarcoImpagliazzo ricorda Modesta ValentiLa solidarietà, ha detto a margine dell’evento Impagliazzo, non è una strada a senso unico: «C’è tanta gente che ha trovato nella solidarietà e nell’amicizia con le persone più povere una strada per cambiare il mondo, anche grazie alle parole di Papa Francesco, che da sempre ci indica i poveri e le persone in difficoltà come il centro della società». La politica, ha detto ancora a Roma Sette, «si muove per i suoi binari, ma c’è una sensibilità nelle persone che va oltre la politica». Parole che valgono anche nel contesto internazionale in cui opera la Comunità. Lunedì sono arrivati a Roma 41 profughi siriani dal Libano con il progetto dei Corridoi umanitari, promosso da Comunità, Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane e Tavola Valdese, in accordo con lo Stato. Sono in tutto 540 le persone tratte in salvo, e presto un altro “corridoio” si aprirà dai campi profughi dell’Etiopia per permettere l’ingresso di altri 500 rifugiati, grazie alla collaborazione con la Cei. Un’azione controcorrente rispetto a quanto sta accadendo negli Stati Uniti, dove vige il “muslim ban”, il blocco dei profughi provenienti da 7 Paesi a maggioranza musulmana (tra cui Iraq e Siria), firmato dal presidente Donald Trump. «C’è una grave responsabilità da parte della politica e dell’informazione nel creare una cultura del nemico, del diverso, del muro – il commento di Impagliazzo -. Questo impegno delle comunità cristiane va nella direzione segnata dalla certezza che il mondo è stato costruito sui ponti. Il futuro del mondo è cresciuto sui ponti e non sui muri, perché i muri sono caduti addosso a chi li ha costruiti, i ponti invece hanno portato la società in avanti».

1° febbraio 2017