Olimpiadi 2024, il sì alla candidaura di Roma

Nell’Aula Giulio Cesare l’approvazione della mozione con 38 voti favorevoli e 6 contrari dopo l’appello del sindaco Marino. Malagò: tutte le città hanno le stesse chance

L’assemblea capitolina ha approvato la mozione per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024: 38 i voti favorevoli, sei quelli contrari. A votare “no” sono stati i consiglieri grillini, Marco Pomarici di “Noi con Salvini” e Riccardo Magi dei Radicali. Favorevoli, ma assenti in aula Giulio Cesare, gli esponenti della Lista Marchini: «Abbiamo sottoscritto la mozione perché siamo favorevoli alla candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi 2024 ma non saremo presenti in Aula per votarla perché continuiamo con la nostra autospensione fino alle dimissioni del sindaco Marino», ha spiegato il capogruppo della Lista Marchini Alessandro Onorato.

Durante la seduta, iniziata dopo le 12.30 con l’inno di Mameli, in aula ha sventolato la bandiera delle Olimpiadi che Roma ospitò nel 1960. Prima del voto era arrivato l’appello del sindaco Marino: «Io sono il sindaco di tutti i romani, per questo oggi, mentre Roma si prepara a lanciare la sua candidatura per i Giochi olimpici del 2024, faccio appello all’orgoglio e alle capacità di tutti i romani onesti che sono la stragrande maggioranza, a tutte le forze politiche e gli schieramenti, sia che si riconoscano nel centrodestra che nel centrosinistra. Tutti insieme, cominciando dal voto nell’Aula di Giulio Cesare, sapremo vincere questa sfida e portare a Roma questo appuntamento con l’obiettivo di trasformare la città, sanando vecchie ferite urbane e con l’obiettivo di far diventare sempre più vivibile, accogliente e moderna la nostra bellissima città».

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervistato sull’argomento  all’Expo di Milano, ha detto: «Non mi sbilancio su chi possa essere il competitor più temibile per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, sarebbe un grande errore». Le città  che hanno presentato la propria candidatura, oltre a Roma, sono Parigi, Boston e Amburgo, a cui si è aggiunta recentemente Budapest. «Se prima avevamo tutti il 25% di possibilità di aggiudicarci le Olimpiadi, ora avremo tutti il 20%».

25 giugno 2015