Rogo al Campo dei Miracoli, colpito Calciosociale

Il presidente della società Massimo Vallati: «Gesto vile contro la nostra battaglia per la legalità». L’incendio nella “casetta della spiritualità”

Il presidente della società Massimo Vallati: «Gesto vile contro la nostra battaglia per la legalità». L’incendio è scoppiato nella “casetta della spiritualità”

Un centro sportivo di eccellenza: costruito con materiali naturali ed ecocompatibili e con i principi della bioarchitettura, bello da vedere e soprattutto un centro di aggregazione importante in un quartiere difficile come quello di Corviale. È il Campo dei Miracoli, fondato nel 2012 nella strada del “Serpentone”, la lunga fila di case popolari alle spalle di via Portuense, che è stato attaccato da delinquenti la scorsa notte, 12 novembre 2015, con un incendio di natura dolosa. Il rogo è stato appiccato alla casetta della spiritualità del Campo dei Miracoli, cuore della società sportiva dilettantistica Calciosociale.

«Questo rogo – spiega Massimo Vallati, presidente della società – è un gesto vile contro la nostra comunità e contro la nostra battaglia per la legalità nel quartiere di Corviale, che da oggi continuerà più forte che mai!». Il gesto intimidatorio, probabilmente di natura mafiosa, vuole contrastare proprio la lotta all’illegalità che questa realtà sta affrontando nel quartiere: attraverso l’esperienza dello sport si lavora per recuperare il gusto dell’onestà e per dare un esempio positivo per la corretta crescita dei bambini. L’attività della società sportiva è a 360 gradi e si occupa del ragazzo e della sua famiglia in contesti educativi a rischio di devianza. Chi usufruisce della struttura sono bambini e adulti, con disabilità e non, persone con problemi di droga, precedenti penali, disagio familiare senza alcun limite di età. «I bambini che fanno attività sportiva al centro sono circa 200, 50 gli adulti, ma – ci spiega la segreteria di Calciosociale – gli utenti sono i più vari, vengono dal Serpentone e non solo, l’idea è stata proprio quella di portare Corviale 20 anni in avanti nel futuro per riqualificare una periferia così penalizzata attraverso una struttura bellissima, ammirata ed utilizzata da persone che vengono da tutta Roma».

Calciosociale promuove i valori dell’accoglienza, del rispetto delle diversità, della corretta crescita della persona e del sano rapporto con la società. Il Campo dei Miracoli-Valentina Venanzi a Corviale è la prima sede di Calciosociale in Italia ed è un centro polifunzionale innovativo. «È stato colpito un luogo importante del campo – sottolinea ancora Vallati – che avevamo ereditato e trasformato da simbolo del male a luogo della riflessione e del dialogo, in questo momento chiediamo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, di sostenere in maniera decisa le battaglie della nostra comunità». Le attività sportive si accompagnano a quelle culturali e di formazione: la scuola calcio, i tornei, la ginnastica ritmica e il pattinaggio artistico a rotelle si affiancano alla scuola della legalità con i giovani, promossa e in collaborazione con Libera e a seminari di spiritualità (la triangolare della spiritualità).

Una realtà preziosa e virtuosa in una zona che presto vedrà la riqualificazione urbana attraverso la ristrutturazione del “Serpentone”. Vallati lo ricorda: «Siamo alla vigilia dei lavori sul palazzo di Corviale, è l’ultima grande speranza per salvare il quartiere, è cominciata la sfida tra chi vuole bloccare il cambiamento e chi sogna un grande progetto di rigenerazione urbana, che ha già visto nel Campo dei Miracoli una concreta possibilità, è la sfida tra chi brucia e distrugge e chi vuole costruire un futuro di bellezza e giustizia per i nostri ragazzi».

«Esprimo la mia più sincera vicinanza e solidarietà ai ragazzi e ai responsabili del Calciosociale di Corviale. L’incendio doloso della cappella è un gesto riprovevole che colpisce e offende tutta la città di Roma – ha sottolineato Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva Acli di Roma –. Ci sentiamo anche noi direttamente colpiti da questo triste evento. Come associazione oltre ad essere presenti a Corviale, con Calciosociale condividiamo lo stesso obbiettivo: creare un modello di società più equo e giusto utilizzando lo sport come palestra di vita e strumento d’integrazione sociale. Il lavoro che stiamo portando avanti per valorizzare le periferie e dare un futuro lontano dalla strada a ragazzi deve andare avanti senza che si venga condizionati in nessun modo da vili gesti intimidatori».

 

13 novembre 2015