Dedicato ai giovani il “Cantiere generiamo lavORO”

L’iniziativa di Servizio diocesano per la pastorale sociale e Acli Roma, con altre realtà. Percorsi gratuiti e laboratori, per un lavoro dignitoso

Il lavoro «dignitoso», perno di cittadinanza e sviluppo integrale della persona e della comunità. Questo l’obiettivo e nello stesso tempo il cuore pulsante del “Cantiere generiamo lavORO”, alla terza edizione. Un’ iniziativa promossa da Servizio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro e Acli provinciali di Roma, in collaborazione con Ac e Mlac Roma, Centro Elis, Confcooperative Roma, Ucid Roma, Cisl di Roma Capitale e Rieti. A partire dalla dottrina sociale della Chiesa, l’idea è quella di promuovere e rimettere al centro, appunto, il lavoro dignitoso, «con un approccio valoriale, educativo e al tempo stesso concreto, in grado di fornire ai giovani un kit di strumenti per facilitarne l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro».

don Francesco Pesce, pastorale sociale Roma
don Francesco Pesce

Lo spiegano, in una lettera indirizzata ieri, 11 maggio, a tutti i parroci romani l’incaricato del Servizio diocesano don Francesco Pesce e Lidia Borzì, presidente delle Acli provinciali di Roma. «Il cantiere ha dato vita ad un patto per il lavoro dignitoso – si legge nel testo -, che si concretizza anche con un percorso formativo articolato in un ciclo di laboratori». Strumenti, questi ultimi, che, «valorizzando l’eccellenza ed il know how di ciascuna delle organizzazioni aderenti, permettono l’acquisizione di competenze determinate dall’integrazione di formazione valoriale, formazione teorica e formazione pratica. Coniugando concretezza e valori in una cornice di ampio respiro – proseguono Pesce e Borzì -, il percorso è volto al rafforzamento dell’orientamento al lavoro: i partecipanti attraverso percorsi formativi strutturati ad hoc vengono accompagnati nella conoscenza delle opportunità del mercato del lavoro, nell’esplorazione del proprio potenziale e nell’acquisizione di soft skills utili all’inserimento professionale».

lidia borzì acli roma
Lidia Borzì

In sintonia con il cammino pastorale che vede impegnata tutta la Chiesa di Roma, il cantiere si avvicina alle periferie geografiche e umane della Capitale, mettendosi in ascolto del grido della città, «soprattutto di quelli che non si sentono ascoltati». Di qui la scelta di intercettare tutti i ragazzi che desiderano accrescere le proprie competenze per facilitare il proprio ingresso nel mondo del lavoro, utilizzando quest’anno le «modalità innovative e sicure» imposte dall’emergenza sanitaria Covid-19, che «ha inevitabilmente accelerato il processo di cambiamento d’epoca che stiamo attraversando». Proprio per questo, per i due responsabili del progetto «è fondamentale pertanto sul potenziale impatto che l’epidemia avrà sul mondo del lavoro. Il Cantiere Generiamo lavORO, intende cogliere questa spinta all’innovazione e costruire nuove ed innovative opportunità per i giovani, affinché il coronavirus non lasci solo “macerie” ma riesca a colmare il vuoto che questo periodo ha fatto emergere».

In concreto, la strada scelta è quella della formazione a distanza, che permetterà ai giovani di accrescere le competenze trasversali – «le cosiddette soft skill» -, comodamente seduti alla propria scrivania. «Le lezioni saranno trasmesse online tramite apposita piattaforma ma, essendo videoregistrate, i ragazzi potranno rivedere ed approfondire quando vorranno gli argomenti affrontati», si legge ancora nella lettera. A partire dal 3 giugno saranno attivati a cadenza settimanale i primi cinque laboratori on line e, in base alle successive misure normative, si potrà eventualmente prevedere la formazione in presenza da settembre.

Ai parroci viene inviata anche la scheda di iscrizione per aderire al progetto che i giovani potranno restituire compilata alla mail generiamolavoro@gmail.com; in alternativa, è possibile iscriversi anche online, nella sezione dedicata al lavoro del sito delle Acli di Roma. Per informazioni: tel. 342.0720415.

12 maggio 2020