Il Papa con i sacerdoti di Roma centro

L’incontro a porte chiuse nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Ad accogliere Francesco, insieme al parroco don Pugiotto e al vicegerente Reina, il coordinatore pastorale del settore monsignor Pesce. Presenti circa 100 tra parroci, vice parroci e rettori

«Un incontro meraviglioso, che si è svolto con molta serenità, tutto incentrato sulla pastorale». Monsignor Francesco Pesce, divenuto coordinatore pastorale del settore Centro della diocesi di Roma dopo la nomina del vescovo Daniele Libanori ad assessore del Papa per la vita consacrata, racconta così l’appuntamento di questo pomeriggio, 3 maggio, a Santa Croce in Gerusalemme: un incontro a porte chiuse tra il pontefice e circa 100 tra parroci, vice parroci e rettori delle comunità ecclesiali del centro storico, oltre a diversi cappellani ospedalieri. «Il Papa ci ha dato tanti consigli che vengono proprio dalla sua esperienza pastorale, oltre che dal suo magistero. È stata una cosa molto bella, i preti sono stati molto contenti:  è stato un momento veramente di Chiesa, di diocesi, di grande unità con il nostro vescovo, quindi sono davvero molto contento. Anche il Papa era molto contento».

Francesco è arrivato nella basilica parrocchiale di Santa Croce in Gerusalemme intorno alle 16. Ad accoglierlo, insieme a monsignor Pesce, il parroco don Alessandro Pugiotto e il vicegerente della diocesi di Roma Baldo Reina, che racconta di un incontro «molto cordiale. Il Papa – riferisce – ha espresso tutta la sua paternità nei confronti dei sacerdoti ma anche la sua peculiarità pastorale: è stato un pastore che ha raccontato la sua esperienza, ha dato dei consigli molto utili per la situazione pastorale del centro storico e i sacerdoti erano tutti molto contenti. Davvero ringraziamo il Santo Padre per il tempo che ci ha dedicato».

L’incontro è durato poco più di due ore. Dopo un breve saluto del vicegerente, Francesco ha lasciato spazio al dialogo con i presbiteri. «Abbiamo parlato delle potenzialità delle chiese del centro storico, non delle problematiche», racconta il “padrone di casa”, il parroco di Santa Croce. Chiese che «non sono morte ma vive e viventi – aggiunge -. Abbiamo parlato con lo sguardo rivolto al futuro, al Giubileo, all’accoglienza dei pellegrini e dei romani che vengono qui per lavorare. . E il Papa ci ha aiutato tantissimo a guardare il positivo, il bello».

La pastorale del turismo, la spiritualità del perdono e le confessioni. E ancora, la pietà popolare, l’accoglienza dei lavoratori e dei pellegrini, la comunione, il rapporto tra rettorie e parrocchie. Questi alcuni dei temi toccati, insieme all’ impegno per gli anziani – a cominciare dai sacerdoti -, alla denatalità, alla povertà culturale. Interrogato sulla situazione attuale della Chiesa di Roma, poi, Bergoglio ha assicurato che «la Chiesa di Roma ha un futuro, un futuro in movimento», ha riferito Pesce, aggiungendo che «il Vicariato deve essere funzionale, al servizio delle parrocchie».

3 maggio 2024