Vaccinazioni Lazio: successo per l’open day, prenotazioni per 52-53 enni

Tutto esaurito per le due giornate dedicate agli over 40. Da domani nuova fascia di età al portale.  Critiche al rinvio della seconda dose di Pfizer

La campagna vaccinale anti Covid-19 apre ai nati tra il 1968 e il 1969. Ai vaccini già somministrati, che ha raggiunto quota 2,5 milioni con una percentuale di prime dosi pari al 35% dell’intera popolazione, dalla mezzanotte di sabato 15 maggio si aggiungeranno i residenti nel Lazio di 53 e 52 anni di età, che potranno effettuare le prenotazioni collegandosi al sito https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/welcome con la tessera sanitaria a portata di mano per digitare il codice fiscale e le ultime 13 cifre del codice numerico posto sul retro della tessera. In alternativa si può scaricare l’App Salute Lazio e seguire passo passo le indicazioni dopo aver dato il consenso al trattamento dei dati.

Ma non è l’unica novità del fine settimana. Sabato 15 e domenica 16 maggio Open day Astrazeneca per gli over 40 (nati nel 1981 e anni precedenti) che potranno accedere in uno dei 21 hub dedicati all’iniziativa, muniti di tessera sanitaria e di ticket virtuale. Una iniziativa le cui prenotazioni sono state aperte nel pomeriggio di ieri, 13 maggio, e che ha registrato un «successo straordinario in meno di tre ore», ha detto in serata l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, annunciando «il sold out a Roma, Frosinone, Latina e Viterbo. La modalità del ticket virtuale ha funzionato e sono rimasti pochi slot all’outlet di Valmontone e a Rieti. L’esperienza è da ripetere con un numero di dosi necessariamente maggiore che la Regione chiederà alla struttura commissariale».

Si possono verificare i pochi posti disponibili collegandosi al sito UFirst (https://www.ufirst.com/it/organizations/746) o scaricando l’applicazione UFirst attraverso la quale sarà possibile selezionare il capoluogo di provincia più vicino ed entrare nella pagina dedicata di Salute Lazio. Tra i centri vaccinali aperti per l’Open day c’è la Nuvola di Fuksas all’Eur, che sabato e domenica riceverà gli over 40 dalle 20 a mezzanotte. Stesso orario per chi vuole recarsi alla Vela di Calatrava, mentre l’hub della stazione Termini rimarrà aperto dalle 18 alle 24.

I centri vaccinali nel Lazio sono 134 (https://www.salutelazio.it/campagna-di-vaccinazione-anti-covid-19), e tra i più recenti ci sono l’hub del Centro Commerciale Porta di Roma, quello negli studios di Cinecittà e il Polo natatorio di Ostia. La maggior parte somministra Pfizer, intorno al quale nell’ultima settimana ruota la questione “richiamo”. Nella regione, infatti, a partire dal 17 maggio la seconda dose sarà inoculata dopo 35 giorni e non più 21 come stabilito in precedenza. «Tutti gli interessati verranno avvisati in anticipo via sms – ha comunicato l’unità di crisi Covid-19 della Regione -. L’allungamento, recependo le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico e della struttura commissariale, consentirà un aumento della platea per le prime dosi del vaccino Pfizer a partire già dal mese in corso, ovvero determinando un aumento della copertura della popolazione». La decisione, però, non trova d’accordo i diretti interessati che si sono organizzati con petizioni online e gruppi su Facebook per esternare la loro contrarietà. «Tutti quelli che hanno già fissato l’appuntamento per la prima e seconda dose del vaccino Pfizer non vogliono che gli venga spostata di 15 giorni la data del richiamo come invece intende fare la Regione Lazio», si legge sul gruppo “Il richiamo Pfizer (Comirnaty) lo facciamo dopo 21 giorni”.

Per quel che riguarda i dati sull’andamento dei contagi, il bollettino diramato dalla Regione ieri, 13 maggio, registra un leggero aumento dei casi e la diminuzione dei decessi, delle terapie intensive e dei ricoverati portando sotto la soglia di attenzione i tassi di occupazione ospedaliera. Nello specifico, su 14.744 tamponi effettuati nel Lazio (-267 rispetto al 12 maggio) e quasi 16mila antigenici, per un totale di oltre 30mila test, si registrano 654 nuovi casi positivi (+21), 21 decessi (-1), 1.589 ricoverati (-143), 233 terapie intensive occupate (-11). Il rapporto tra positivi e tamponi è al 4,4%, ma considerando anche gli antigenici la percentuale scende al 2,1%. I casi a Roma città sono a quota 310. Complessivamente nella regione i pazienti affetti da Covid-19 sono 35.145, di cui 33.323 sono in isolamento domiciliare, 1.589 ricoverati non in terapia intensiva, 233 necessitano della terapia intensiva. Dall’inizio della pandemia i deceduti sono stati 7.977 e i guariti 291.448.

La mappa aggiornata sui contagi da coronavirus nei quartieri di Roma all’interno del Grande Raccordo Anulare, pubblicata ieri pomeriggio dal Seresmi, Servizio Regionale per la sorveglianza delle Malattie infettive della Regione Lazio, è ancora troppo “scura”. Il numero dei contagi per ogni quartiere si riferisce però ai casi totali diagnosticati dall’inizio della pandemia e riporta in arancione i quartieri con un tasso di incidenza compreso tra 380 e 430 casi ogni 10mila abitanti, in viola scuro i quartieri con più di 620 casi ogni 100mila abitanti. Osservando la cartina emerge che mentre il cuore di Roma comincia a tingersi di arancione, i contagi restano alti nelle zone periferiche ed è ancora Torre Angela a registrare il più alto numero di contagi con 6.708 casi complessivi.

14 maggio 2021