Il cardinale Vallini: «La misericordia raggiunge tutti»

Al Santo Spirito in Sassia, il porporato ha tenuto la prima delle catechesi giubilari: «Dio è in grado di dimenticare i nostri peccati»

A Santo Spirito in Sassia, il porporato ha tenuto la prima delle catechesi giubilari: «Dio è in grado di dimenticare i nostri peccati» 

La misericordia di Dio è il filo conduttore della Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse. Si rivela nell’Esodo quando il Signore libera il popolo dalla schiavitù e perdona l’infedeltà degli ebrei che si erano costruiti il vitello d’oro. Si propone in tutti i libri dei Profeti, diventa piena quando si fa uomo attraverso Gesù Cristo e si rivela in modo compiuto sulla croce e con la Resurrezione. Il cardinale vicario, Agostino Vallini, venerdì 19 febbraio ha tracciato il filo rosso che lega il tema della misericordia nelle Sacre Scritture durante la catechesi “Dio di misericordia e di grazia” svoltasi nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, Santuario della Divina Misericordia.

L’iniziativa rientra nel ciclo delle catechesi mensili organizzate per l’Anno Santo in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e l’associazione Res Magnae. «Il Giubileo è per noi un ulteriore dono per progredire, invocare e portare Misericordia nel mondo. Per questo motivo abbiamo voluto intraprendere un cammino più profondo con dieci appuntamenti che tratteranno il tema della misericordia ad ampio raggio», ha spiegato monsignor Jozef Bart, rettore del Santuario. Durante una catechesi molto partecipata, il cardinale ha sottolineato che Dio rimane fedele all’uomo anche quando questi gli volta le spalle. Ricordando che nel libro di Ezechiele personifica l’immagine del buon pastore, ha evidenziato che «nessuno sfugge all’amore misericordioso di Dio, in qualunque condizione si trovi: ferito, malato, disperso, perduto, ma anche in buone condizioni. Dio non lascia mai l’uomo da solo, si prende cura di lui».

Il Signore è sempre accanto all’uomo e, com’è scritto nel libro di Geremia, è pronto a perdonarlo e a dimenticare il suo peccato. «Come mi fa bene pensare che di fronte ai peccati perdonati dal Sangue di Cristo nel sacramento della Riconciliazione – ha detto il cardinale – il Signore è smemorato, non se lo ricorda più». In merito alla Confessione, monsignor Bart ha sottolineato che «mai come in questi primi mesi di Giubileo tutto il giorno c’è tanta gente in fila dietro ai confessionali. Tanti vescovi e sacerdoti sono venuti da noi in queste settimane per dare la loro totale disponibilità. Si sono accostati al sacramento divorziati – ha aggiunto – ed è stata per me l’occasione di intraprendere con loro un dialogo. Si sono confessati anche coloro che vivono al di fuori della morale cristiana, omosessuali che hanno chiesto una particolare benedizione, donne che hanno abortito. Questo è un segnale meraviglioso».

Per comprendere fino in fondo cosa è la misericordia e diventare misericordiosi, per il cardinale vicario, c’è solo un modo: contemplare il volto di Gesù Crocifisso. «Abbiate in casa un Crocifisso – ha detto –. Guardatelo, fatelo vostro. Io penso che se in questo Anno santo vogliamo davvero fare un passo avanti nel nostro cammino di figli di Dio, cambiando, perfezionando, sviluppando la nostra vita sperimentando la felicità e la pace nel cuore, dobbiamo contemplare il volto di Gesù sulla Croce. Questo giubileo – ha aggiunto – è una grande opportunità per tutti solo se diamo a Dio la possibilità di entrare nelle nostre vite».

I frutti di questo Giubileo si vedono nel Santuario della Divina Misericordia con una maggiore partecipazione alla Messa. «Le suore contano le ostie – ha detto monsignor Bart – e hanno notato che è triplicato il numero di coloro che si accostano all’Eucarestia». Il Cardinale Vallini ha concluso la sua catechesi con un augurio rivolto a tutti i partecipanti: «Che il giubileo di quest’anno che Papa Francesco ha voluto offrire al mondo, con il cuore pieno di amore che ha per l’uomo, sia per tutti motivo per iniziare una vita nuova nella misericordia e nell’amore». La prossima catechesi si terrà il 18 marzo con monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che parlerà della “Rivelazione della Misericordia nel mistero Pasquale”.

22 febbraio 2016