L’arrivo di Trump in una Roma blindata

L’attentato di Manchester alza il livello di guardia intorno alla visita del presidente Usa. L’arrivo a Fiumicino. Gli incontri con il Papa e Mattarella

L’attentato di Manchester alza il livello di guardia intorno alla visita del presidente Usa nella Capitale. L’arrivo a Fiumicino. Gli incontri con il Papa e Mattarella

È atteso per le 18.30 di oggi, martedì 23 maggio, all’aeroporto di Fiumicino l’Air Force One che porterà nella Capitale il presidente statunitense Donald Trump, accompagnato dalla First lady Melania e dalla figlia Ivanka. Mercoledì 24 alle 8.15 il primo incontro con il Papa, insieme alla moglie Melania, in Vaticano; quindi il colloquio con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati. Alle 11.20 il presidente Usa sarà ricevuto da solo al Quirinale da Mattarella, nella Sala del Bronzino. Successivamente vedrà il premier Gentiloni a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore Usa, per uno scambio di vedute in vista del vertice del G7 che si apre venerdì 26 maggio a Taormina.

Diverso il programma che attende la First lady, che nella mattinata visiterà il reparto di cardiologia neonatale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, al Gianicolo. Ivanka invece parteciperà a un incontro con le vittime della tratta organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella sede di Trastevere. La partenza dell’Air Force One da Fiumicino alla volta di Bruxelles, dove Trump è atteso dal vertice Nato, è prevista intorno alle 13.30. Il giorno successivo il ritorno in Italia per il G7 di Taormina.

Intanto, dopo l’attentato che ieri sera ha sconvolto Manchester, si è alzato anche nella Capitale il livello di allerta. Il questore Guido Marino ha messo a punto un piano di sicurezza che prevede già da questa mattina la completa chiusura al traffico di tutte le strade dei Parioli che circondano Villa Taverna. Bonificati anche i percorsi verso Vaticano e Quirinale; due le zone di massima sicurezza, da Roma nord al Colosseo, per gli spostamenti della delegazione Usa – circa 50 veicoli, tra cui un paio di auto-esca, un centro medico mobile e blindati dei servizi segreti -, che alloggerà al Parco dei Principi e al Baglioni. Al passaggio dei cortei sono possibili anche interruzioni delle comunicazioni cellulari, a causa dei sistemi utilizzati per neutralizzare eventuali ordigni comandati a distanza via telefono. Tre gli strati di sicurezza intorno ai veicoli: il primo affidato ai Nocs, il secondo ai reparti speciali, il terzo alle pattuglie che bloccheranno tutte le eventuali minacce, tra cui anche le proteste improvvisate.

Da Roma Capitale informano che ovunque, nelle zone interessate, vige il divieto di sosta per le auto, con rimozione dei veicoli. Le aree, off limits per le auto, potranno essere chiuse anche ai pedoni: previsti quindi varchi pedonali e misti, per veicoli e pedoni. Nel dettaglio, per la giornata del 23 maggio dalle 7 del mattino restano chiuse al traffico viale Rossini e le vie limitrofe, via Liguria, via Veneto e via Emilia. Quanto al trasporto pubblico, sono previste limitazioni per i tram 3 e 19, con l’attivazione della navetta-bus 19 da piazza Galeno verso viale delle Belle Arti e piazza Risorgimento, e deviazioni per le linee 52, 168, 223, 910, n10 e n11. Tutte le informazioni sulla pagina dedicata di muoversiaroma.it.

23 maggio 2017