Attentati in Egitto, Spreafico: «La risposta è costruire la pace»

Il presidente della Commissione Cei ecumenismo e dialogo interreligioso esorta a vivere la Settimana Santa come «risposta alla violenza del mondo»

Il presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso esorta a vivere la Settimana Santa come «risposta alla violenza del mondo»

All’indomani degli attentati che hanno insanguinato la Domenica delle Palme in Egitto, rivendicati dall’Isis, il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Ambrogio Spreafico ha inviato un messaggio alle «sorelle» e ai «fratelli» della comunità copta. «Una grande ferita che si è aperta proprio all’inizio di questa Settimana Santa e, tra l’altro, nell’anno in cui la celebriamo nella stessa data con tutte le comunità cristiane. Sono martiri che si sono accompagnati alla passione di Gesù», commenta all’Agenzia Sir, esortando a «vivere questa Settimana come una risposta alla violenza del mondo».

Secondo il vescovo, che cita il lungo racconto della Passione in cui Gesù dice basta alla violenza di quanti lo vogliono difendere e di quanti lo vogliono arrestare, «questa è la risposta dei cristiani ed è la nostra profezia nel mondo di oggi. Non ne abbiamo altre. Viviamo in un mondo violento – continua -, e lo vediamo innanzitutto nel terrorismo che abbiamo provato purtroppo ancora una volta in questi giorni prima a Stoccolma e poi al Cairo. Ma anche nella vita quotidiana c’è tanta violenza, troppa violenza. Non è solo la violenza dei gesti. C’è anche la violenza dei post che si mettono in rete». L’invito allora è a «ribellarci a questa logica. Seguendo Gesù, impareremo a contrastare con le parole, con i gesti, con la gratuità del nostro amore la forza della violenza del mondo e dire ancora che la pace è possibile».

Interrogato poi a proposito dell’imminente viaggio di Papa Francesco in Egitto, il presule afferma convinto che «terrorismo e violenza non devono intimorire i cristiani. Non dobbiamo chiuderci nella paura. Non dobbiamo permettere che tramonti in noi la speranza in un domani di pace. La paura non è la risposta che il Signore vuole da noi. Pur nel dolore per quanto successo – afferma -, nutro una profonda fiducia che proprio questa Settimana Santa ci aiuti a riscoprire il valore dell’amore gratuito per cui il Signore ha dato la vita per noi e per il mondo».

11 aprile 2017