Terra Santa, dove «la strage di Erode si ripete»
Il vicario della Custodia padre Faltas ha celebrato la Messe nella memoria dei Santi Innocenti: «Questo brano del Vangelo si è fermato, ingigantito, nel nostro presente»
Nel giorno in cui la Chiesa celebra i Santi Innocenti, il 28 dicembre, padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, ha celebrato la Messa a Betlemme, sottolineando che «la strage degli innocenti, voluta da Erode, si ripete a distanza di duemila anni». Ripercorrendo il brano del Vangelo dove si racconta della «forza violenta dell’odio e del male su un gruppo di bambini innocenti, massacrati dalla sete di volere salvare a tutti i costi il suo potere assoluto», il francescano ha rilevato che «questo brano del Vangelo di oggi non è rimasto là, relegato nel passato remoto, ma ha attraversato i secoli e si è fermato, ingigantito, nel nostro presente di oggi. Oggi – ha aggiunto – lo stiamo vivendo in prima persona, abbiamo visto le immagini di migliaia e migliaia di bambini morti, avvolti in un telo bianco, e migliaia di bambini vagare tra le macerie, con lo sguardo impaurito, avvolti dalla polvere alla ricerca della mamma e del papà che non ci sono più».
Padre Faltas ha ricordato gli oltre 10mila tra bambini morti e orfani: «Sono i nuovi innocenti di questo secolo, colpevoli forse di essere nati a Gaza o a Kiev o a Damasco, ma innocenti testimoni martiri della disumanità di una logica umana che non esiste, che ha spezzato il futuro di una nuova generazione, e sepolto sotto questo esteso cumulo di macerie ogni pensiero di Pace». E ancora: «I bambini innocenti martiri, oggi, della guerra che è in atto qui nella nostra terra, come in altre guerre dimenticate nel mondo, hanno nomi reali di bambini, ma sono anche giovani coppie, anziani, ammalati… che dal cielo aspettano la risposta della nostra carità e della nostra preghiera. Siamo nel terzo millennio – sono ancora le parole del vicario custodiale – e in tante parti della terra, la strage dei “piccoli innocenti” continua tragicamente, esiste una popolazione di bambini che non hanno da mangiare, malati che non ricevono cure, purtroppo spesso sfruttati e vittime di violenze. Sono i “nuovi martiri innocenti” di oggi, una piaga terribile del nostro mondo di oggi. Non possiamo accettare che la gente è al freddo, senza pane, senza acqua, senza elettricità, senza casa, senza un luogo sicuro dove trovare riparo. Dobbiamo agire e fermare questo scandalo intollerabile, che vede vittime i bambini», l’esortazione conclusiva.
29 dicembre 2023